Il Territorio
Racconta il gentiluomo fiorentino Giovanbattista Adiani: “…avvenne che essendo in ciascun’altra parte il Cielo oscuro, e pieno di nugoli, nel circuito del disegno si scoperse il Sole, mentre si celebrava il divino ufizio, e si facevano le cerimonie sacre, e per mano di persona religiuosa si piantava la prima pietra; onde stimandosi che ciò non fosse senza il favor del Cielo, la Terra si chiamò la Città del Sole”.
Trovasi registrato un preciso atto di nascita della nuova città fortezza.
In una memoria olografa del Capitano di Castrocaro Corbizio II Corbizi si legge: “Ricordo come all’8 di decembre 1564 si cominciò a fabbricare la nova Terra del Sole con processione e messa solenne in detto loco sendo Comissario Geri Resaliti “:
Essa risponde pienamente alle nuove esigenze militari emerse con l’introduzione delle nuove armi da fuoco. La progettazione di Terra del Sole rappresenta non solo un avanzato modello di architettura militare, ma anche un raro modello di impianto urbanistico “a misura d’uomo”.
Chiesa di Santa Reparata
La città sarà sede del Commissario Granducale dal 1579, anno della sua inaugurazione, fino al 1784, quando, sotto i Granduchi di Lorena, la Provincia della Romagna Fiorentina di cui Terra del Sole era capoluogo amministrativo, giudiziario, militare e religioso sarà abolita.
Lo stemma di Tenuta Villa Rovere è noto dagli inizi del XVI secolo, come attesta una lapide posta nella chiesa di Santa Reparata a Terra del Sole,
sulla quale è inciso il nome di Giovan Battista Giulianini, capostipite degli attuali proprietari della tenuta. Lo stemma di famiglia è divenuto il
tratto distintivo del brand del progetto enologico “Tenuta Villa Rovere”, caratterizzato dal forte legame con le origini familiari e con il territorio
di appartenenza.
Frutto di quell’Umanesimo che mise l’uomo al centro dell’universo, Terra del Sole rappresenta un raro tentativo di realizzare la “città ideale” vagheggiata dagli uomini del Rinascimento.